Lanzarote è un luogo dove la moto non trova spazio nelle scelte degli isolani e tantomeno dei numerosissimi turisti. Infatti in questa isola delle Canarie nè il clima, nè le strade sono favorevoli ad un utilizzo assiduo dei nostri mezzi a due ruote preferiti. Come in ogni località c'è sempre qualcuno che gira in moto per spostarsi, ma di certo la cultura locale non è orientata verso un motociclismo di raffinata proporzione.
Le immagini rappresentano alcuni esempi di moto scovate in giro per l'isola, con la particolarità che soprattutto ad Arrecife, il capoluogo di Lanzarote, vi sono mezzi che si possono veder circolare in qualsiasi località d'Europa. Il territorio è principalmente brullo in quanto totalmente vulcanico, con pendenze ripidissime e scoscese in certi punti. Le strade, o meglio "la strada", che collega le zone dell'isola da nord a sud, non offre nulla di stimolante per un'uscita in moto degna delle nostre domeniche sull'Appennino tosco-emiliano.
Lasciando quindi al lettore la facoltà di pensare ciò che crede, si può tranquillamente sostenere che sia paradossale aver comunque incontrato modelli come Honda Gold Wing o Yamaha Drag Star, per fare solo due esempi. Del resto le motociclette sono una passione che non vuole essere condizionata dagli spazi.
C'è quindi la reale condizione per la quale si rischia di non farsene un emerito niente di una moto di grossa cilindrata, perchè l'isola è ottanta chilometri e nonostante il poco traffico, si finisce per rimanere per molto tempo dietro agli autobus carichi di turisti, senza godere dei pochi allunghi che si possono fare. Inoltre nei centri abitati è bene tenere una bassa velocità, non solo per le norme stradali, ma anche perchè l'ambiente non concede alternativa. Con una supersportiva o una turistica sarebbe come girare in salotto con una bicicletta.
In passato avevo utilizzato le moto incontrate nei viaggi, come metro di giudizio per capire alcuni caratteri della popolazione di un determinato luogo. Questo fattore quì a Lanzarote è poco incisivo perchè di basse proporzioni. Si può pensare quindi che la scelta di alcuni isolani di muoversi con moto non propriamente consone al territorio sia una bella sfida. Che va rispettata in quanto dettata da una passione sana, seppur contagiosa.
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