lunedì 1 agosto 2016

Lo show dei record...terza parte


Dopo aver vinto il campionato, Bayliss sale su un'altra quattro tempi, ma in MotoGP e in Superbike gli avversari non perdono tempo. Prima però c'è un'altra stagione infuocata che si conclude nuovamente sulla pista del Santerno nell'eterna sfida tra Honda e Ducati. Infatti Edwards e Bayliss arrivano all'ultimo round per vincere il titolo e in quella che varrà considerata la gara delle gare, è il texano a vincere. Un trionfo che sa di spareggio tra i due rivali e vale il secondo titolo per la VTR 1000. Infatti durante tutto il 2002, questi piloti si sono divisi le vittorie. Per Bayliss sono 14 dalla prima gara in Spagna, fino a gara 1 di Laguna Seca, dove gara 2 è vinta proprio da Edwards. E se Bayliss inanella 2 serie da 6 gare e una doppietta, per il pilota Honda sono 9 vittorie di fila su 11 totali dalla gara di casa in poi, chiudendo il campionato in bellezza.


Con il campione in carica e il suo vice in MotoGP, è la volta di Neil Hodgson. In Ducati hanno pronta una moto nuovissima, la 999 che viene affidata al britannico Hodgson e allo spagnolo Xaus. Il primo è un pilota di tutto rilievo e ha fatto esperienza con il Team GSE, diventato poi HM Plant, sulle bellissime Ducati 998 arancioni.


Infatti, con il Team ufficiale Ducati, Hodgson vince la bellezza di 13 gare infliggendo al compagno di squadra Ruben Xaus, che arriva secondo, un distacco di 103 punti in classifica generale. Il Dominio della Ducati 999 all'esordio nel mondiale è un altro record, ed è un successo destinato a proseguire per altre stagioni.


Anche Xaus e Hodgson intraprendono la via della MotoGP e per il 2004 i piloti ufficiali arrivano da squadre private Ducati. Sono Régis Laconi dal Team Caracchi e James Toseland ex compagno di Hodgson nel Team HM Plant.


Prosegue il successo della Ducati 999, ma questa stagione ricorda quella del 1993, quando a Fogarty non bastarono le numerose vittorie per portare a casa il titolo. Questo campionato va a Toseland con sole 3 vittorie all'attivo, ma 9 fondamentali secondi posti, mentre Laconi arriva secondo con 7 successi sui quali gravano 4 ritiri.


Toseland col trofeo di campione WSBK

Pierfrancesco Chili è un mattatore e non contribuisce solo a fare la storia in Ducati, ma la sua firma è insieme a quella di chi ha scritto le pagine più importanti della Superbike. Arriva nelle derivate di serie dal motomondiale dove ha corso in 250 e 500 vincendo un totale di 5 GP. Inizia nel 1995 e vince la sua prima gara della serie a Monza in gara 2, unico successo dell'anno, ma che si ripete l'anno successivo e rimarrà in Ducati fino al 1998 contando 11 vittorie complessive.


Nel 1999 passa alla Suzuki del Team Alstare e dopo 4 podi, 4 ritiri e vari piazzamenti, vince gara 2 in Austria portando la casa di Hamamatsu alla prima storica vittoria in Superbike. A fine stagione saranno 2. Per 3 anni in Suzuki saranno solo 4 le vittorie, ma ormai è un pilota consacrato dai tifosi di tutto il mondo e curiosamente è molto apprezzato in Inghilterra, dove lo chiamano ufficialmente con lo pseudonimo di "Frankie".


Ritorna in Ducati nel 2002 e ci resta per 3 stagioni vincendo le sole ultime 2 gare delle sua carriera. Nel 2005 corre con la Honda privata del Team Klaffi e chiude nel 2006 col Team DFX sempre su Honda CBR 1000. In 11 anni di Superbike ha vinto 19 gare ed è stato un osso duro per molti piloti.


continua...

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