Immagine del sito http://www.bikeracing.it/
I circuiti:
- AIGINIO (stradale - progetto abbandonato)
- CHALANDRISTA (cittadino - abbandonato)
- CHANIA (cittadino - abbandonato)
- CORFU (cittadino - chiuso)
- ELLINIKON (circuito su aeroporto)
- MARITSA (aeroporto - abbandonato)
- MEGARA (kart)
- NEA SMYRNI (cittadino - progetto abbandonato 1971)
- ORCOMENOS (stradale - progetto abbandonato 1992)
- PATRAS (kart)
- PIREO (cittadino per auto)
- RODOS (cittadino - abbandonato)
- SERRES (stradale permanente)
- SKORPIOS (pista privata Onassis)
- TRIPOLIS (stradale permanente - progetto abbandonato)
- VERIA (cittadino - abbandonato)
E' anche vero che nella cultura ellenica gli sport praticati con un professionismo di alto livello sono altri, ad esempio il basket o il calcio. Insomma, la moto in Grecia tira meno che in Italia, si sa. Esiste però il caso del pilota Theodosios Sinioris che, contro ogni tradizione, ha deciso di "provarci" e di correre nel mondiale supersport con il privatissimo Sinioris Racing Team, in sella ad una Honda CBR 600RR. E' facile immaginare che, come per tutti quelli che arrivano a gareggiare in corse valide per un titolo mondiale, esista un precedente periodo di crescita, una gavetta, fatta di gare nazionali e patrocinate dalle rispettive federazioni. E' comunque necessaria l'abilitazione a correre corse internazionali. Non è che ci si sveglia un mattino e tra il caffè e la brioche si decide se partecipare o meno. Occorre un percorso fatto di sport praticato e burocrazie varie. Facendo una breve valutazione è quindi più semplice muoversi in questo senso in paesi come Italia, Spagna, Francia o Gran Bretagna per dirne alcuni, dove ogni weekend un sacco di appassionati si riversano sulle tribune di qualche impianto per seguire un evento motorsportivo. I circuiti non mancano e già i bambini possono intraprendere esperienze con la prospettiva di diventare veri piloti. E' ammirevole che un greco sia riuscito a fare il salto di qualità, proveniendo da un contesto dove il motociclismo non ha una posizione rilevante e la moto non è mai stato un prodotto nazionale d'esportazione. Così il territorio offre meno possibilità a chi ha talento per poterlo coltivare e maturare. Un percorso analogo è quello fatto da Kenan Sofuoglu, il turco che è riuscito a sdoganare l'interesse per le corse motociclistiche nel suo paese. Infatti il talentuoso pilota turco, s'è tolto alcune soddisfazioni vincendo il titolo supersport nel 2007-2010-2012, pur subendo la tragedia della perdita di un fratello in una gara. Considero quindi Theodosios Sinioris l'emblema di un popolo e di un paese che vuole crescere e riscattare la propria immagine e la propria posizione anche attraverso la moto e le corse. Bray Hill augura a questo ragazzo di avere fortuna e di fare molta strada, dando una ventata di ottimismo ad un popolo a cui la storia deve molto.
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