Per i motociclisti più incalliti associare lo schema del bicilindrico "boxer" alle moto BMW è ormai scontato. Come però già visto in passato le moto che adottavano questo tipo di motore erano molte di più. Zundapp ha prodotto moto civili con questa soluzione e fornito alla Wermacht, durante la Seconda Guerra Mondiale, bicilindriche molto simili alle BMW. In campo militare anche Harley Davidson e Indian hanno costruito mezzi con bicilindrico boxer nell'intento di dare agli "alleati" la stessa robustezza e affidabilità delle moto usate dai tedeschi. Occorre dire che i risultati attesi dalle due case americane non furono soddisfacenti e ben presto l'idea fu accantonata.
Un marchio che invece ha fatto di questo schema motoristico la storia delle proprie moto è l'inglese Douglas. L'azienda è esistita del 1902 al 1957 ed annovera tra le sue creazioni più conosciute vari modelli di bicilindriche a cilindri contrapposti. Inoltre siamo abituati a considerare il bicilindrico boxer montato sul telaio con posizione trasversale rispetto al senso di marcia, mentre Douglas aveva ruotato tutto di 90° col risultato di avere un cilindro rivolto in avanti e l'altro all'indietro entrambi paralleli al suolo.
Anche la trasmissione era diversa dalla scelta del cardano presente nelle BMW e nelle Zundapp. Alcuni modelli Douglas hanno la trasmissione finale a catena e altri hanno la cinghia dentata che tira in una puleggia grande quasi il cerchio della ruota posteriore.
Con queste moto la Douglas ha partecipato a competizioni internazionali come il TT dell'Isola di Man del 1911 e nel 1912 anno in cui arrivò prima seconda e terza nella categoria Junior. Lo scoppio della Grande Guerra portò l'azienda a fornire mezzi militari come tutte le altre case costruttrici, ma finito il conflitto si ritornò alle corse con sopra tutte la vittoria nel TT del 1923 nella categoria Senior col pilota Tom Sheard. La Douglas ebbe difficoltà economiche che riuscì a superare con la produzione di pezzi e parti meccaniche per aerei e mezzi industriali leggeri impiegati durante il secondo conflitto bellico e qualche ciclomotore di irrilevante importanza.
Dall' esperienza nel settore aeronautico ne venne fuori il nuovo motore a cilindri contrapposti montato in posizione trasversale che equipaggiò tutta la produzione di questa casa fino alla sua fine nel 1957. Infatti l'ultimo modello di Dragonfly risale al 1955 ed è un motore di 348 cc a valvole in testa costruito alla Bristol (azienda che produceva bicilindrici per aerei) e somiglia in tutto o quasi alle moto più moderne (le BMW) che ancora oggi utilizzano motori bicilindrici boxer facendosi apprezzare da appassionati del genere e non.
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motore Bristol del 1924 |
Per avere ulteriori informazioni riguardo queste meravigliose moto Douglas potete consultare i seguenti siti dai quali sono state prese parte delle immagini usate in questo articolo.
http://motorivista.com/ http://classic-motorbikes.net/ http://thevintagent.blogspot.it/ http://www.yesterdays.nl/ http://lesmotards.com/forum-moto/
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