sabato 15 settembre 2012

Le moto del cross

 
In occasione della tappa del mondiale 2012 MX1/MX2 al crossodromo Monte Coralli di Faenza, sono state esposte alcune delle moto protagoniste del passato di questa fangosa disciplina.
 
 
Queste "vecchiette" tirate a lucido non sono altro che la testimonianza di una passione che da tempo si è consolidata nel cuore degli appassionati tracciando brecce come solchi nella terra bagnata. Le ruote tassellate, il fango, l'argilla piuttosto che la sabbia, i piloti che caricano le moto su carrelli attaccati alle auto, i barbecue fuori dai furgoni, i gazebi tre metri per tre comprati all'ipermercato e tanta voglia di dare gas, erano l'essenza di queste gare.
 
 
Prima che i nuovi canali sportivi raccontassero di domenica in domenica le imprese dei nuovi campioni, solo un trafiletto nella penultima pagina del quotidiano sportivo e qualche servizio su riviste specializzate documentavano le cavalcate a bordo di questi ferri "masticaterra".
 
 
Vederle oggi, in un recinto loro dedicato, nel paddock di un gran premio fa quasi tenerezza più che nostalgia, ma rende bene l'idea di come oggi si sia evoluto anche il mondo del motocross, fino a cambiare nome in un più professionistico MX 1 o 2 per categoria.
 
 
Tutto cambia! E' l'inevitabile che detta i tempi dell'evoluzione delle cose, ma quello che non cambia è il costante ed indissolubile amore per un motorsport che, seppur all'ombra delle più blasonate corse su pista, non smette di attirare gente di ogni tipo, con un unico comun denominatore, due ruote artigliate. 





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