martedì 8 novembre 2011

Honda VFR 750 F



La Honda VFR 750 F è sicuramente una delle moto migliori prodotte dalla casa giapponese, ed è stata considerata da tutta la stampa specializzata e dagli appassionati la moto "perfetta". Alla sua presentazione nel 1985 però lasciò perplessi la maggior parte degli addetti ai lavori che, dopo i grandi risultati ottenuti sui più prestigiosi terreni sportivi dalla Honda, si attendevano una "supersportivona". Una pubblicità dell'epoca apparsa in Francia mostrava la Honda V4 vincente al 50° Bol d'Or e scriveva così "Suivez le leader". Infatti la casa giapponese si era distinta nelle corse più importanti con i propri mezzi equipaggiati del propulsore a 4 cilindri a V di 90° che aveva fatto mambassa di vittorie (8 Ore di Suzuka, 24 ore del Bol' d'Or, 200 miglia di Daytona, mondiale Superbike con Merkel, campionato F1 con Rainey e TT con Joey Dunlop). La moto in questione era la VFR 750 R RC30, esemplare dalla quale aveva preso il motore la nostra VFR 750 F.

Per ergonomia e comodità questa nuova Honda era insuperabile e oltre a fornie al conducente un elevato comfort rispetto alle altre concorrenti di categoria, c'era il vantaggio di potersi affidare ad un motore brillante e performante, che unito ad una ciclistica evoluta, ma non estremizzata costituiva un mix vincente.

Il motore, che come spiegato era il pluricollaudato V4 di 90°, era l'evoluzione di quelli precedentemente montati sui modelli 750 VF-S e 750 VF-F e aveva la distribuzione a cascata d'ingranaggi anzichè a catena col vantaggio di ridurre gli attriti del 30% . Con l'ingombro di un bicilindrico il 4 a V era più basso di baricentro, con 4 carburatori di 38 mm ciascuno. Il risultato era ed è tutt'ora una moto per fare tutto, per dare comodità al turista che monta le borse da viaggio e si lancia in lunghe traversate, così come concedere a chi è più smanettone di destreggiarsi egregiamente tra i tornati senza subire dell'impostazione meno sportiva della VFR.

Si pensi che all'epoca della sua introduzione nel mercato poteva superare tutte le rivali di 750 cc sia per potenza che per velocità massima raggiungibile. Si tratta ancora oggi una moto dal fascino inconfondibile, capace di suscitare interesse anche a confronto con le più moderne novità del mercato. Questo avviene quasi sempre quando un prodotto, in questo caso una motocicletta, viene progettato e costruito pensando ad un mezzo per soddisfare il motociclista, e non per riempire buchi o nicchie di mercato lasciate scoperte da scelte prettamente finanziarie, come purtroppo spesso e di questi tempi, accade.

3 commenti:

  1. Ho una VFR 750 del 91 ..... ho avuto altre moto contemporaneamente a lei.... l'ultima una R6. Ma nessuna è come la mitica . Crea dipendenza, è come una droga. La migliore!! credo che non me ne separerò mai...

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  2. Buono a sapersi devo assolutamente farmi una vfr 750 .-) stavo pensando seriamente di creare su base honda vfr 750 una cafè Racer libidinosa per sound , guida , leggerezza ed essenzialità.... l'unico problema forse saranno i consumi che sicuramente saranno più alti rispetto alla mia mitica cafèlipeto ( cb 500 twin del 2000 fatta cafè racer ) che dite come consumi come stiamo messi con questo modello vfr? che annata mi consigliate per avvicinarmi di più allo stile cafè racer ma non esagerare con l'età per non spendere molto e per consumare poco?

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  3. Sicuramnte la RC36 è stata una delle migliori moto prodotte dalla Honda. Ne ho avute due, una del '90 che purtroppo è stata coinvolta in una rovinosa (per me e per lei) scivolata e una del '91 che ho cambiato per una RC46, l'ultima VFR con cascata di ingranaggi e la prima con l'accensione elettronica.
    Non ci ho guadagnato molto, almeno in soddisfazione di guida.
    La 800 è più nervosa e perdona meno in cambio di prestazioni paragonabili a quelle della 750.
    Però ho guadagnato in consumi. La 750 era una beona impenitente a cui se si tirava il collo scendeva a abissi di 4-5 km/litro mentre la 800 è più parca.
    Rimane il fastidio dei...testicoli che arrostiscono nella guida lenta. Io ho parzialmente risolto con un isolamento termico supplementare sotto la sella. Comunque è consigliatissima.
    Per il resto, come sport tourer, è perfetta.

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