Parlando di Godier Genoud ho introdotto l'argomento endurance. Questa disciplina sportiva oggi non è molto popolare tra le nuove generazioni, ma basti pensare che negli anni settanta e ottanta molte case costruttrici avevano in questo campionato un punto di riferimento per la creazione e lo sviluppo di moto veloci e "affidabili". Infatti L'affidabilità si trova al centro della filosofia di gara in questo tipo di competizioni. L'immagine pubblicata mostra una BMW motore bicilindrico boxer bardato da gara di durata con fanale doppio montato a sbalzo sulla semicarena. La semicarena serve per far raffredddare meglio i due cilindri contrapposti senza togliere protezione dall'aria al pilota, che su questa moto non deve stare troppo piegato sull'avantreno consentendogli di affrontare molti giri di pista stancandosi il meno possibile. Oggi si corrono le gare endurance con motociclette da campionato superbike, preparate sempre con lo scopo di percorrere molti più chilometri rispetto a quelli di un comune gran premio e adattate alla guida di un equipaggio invece di un unico corridore. Rimane il fatto che non esiste più un riscontro netto di questa disciplina nelle moto e nei motociclisti moderni, mentre qualche anno fa esistevano moto stradali alle quali sarebbe bastato togliere indicatori di direzione, specchietti e targa, per portarle a Spa piuttosto che a Le Mans.
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