giovedì 23 maggio 2019

Eravamo solo nell '85...



Nel 1985, il casco diventa obbligatorio per tutti i motociclisti. La legge viene approvata il 20 dicembre, ma entrerà in vigore solo nell'anno seguente, quando trascorsi i sei mesi dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, non si potrà circolare in moto senza questo tipo di protezione. Fino ad allora, il casco, era stato utilizzato obbligatoriamente nelle competizioni e nelle manifestazioni sportive. Da metà degli anni ottanta diventa un accessorio base del motociclista e la ricerca tecnologica ne svilupperà l'efficacia e la sicurezza, producendo modelli sempre più confortevoli e resistenti. Si svilupperà anche un certo gusto nella produzione grafica. Dai modelli personalizzati, alle "race replica", ai modelli celebrativi di personaggi dei fumetti o dei film, il casco sarà sempre più un elemento distintivo del motociclista e della personalità di chi lo indossa. Adeguato allo stile della moto o al tipo di utilizzo a cui è destinato, è diventato un oggetto di culto di cui nessun centauro può più fare a meno. 
  • GASTON RAHIER,  vince la Paris Dakar in sella alla BMW. La sua R80 GS "Paris Dakar", era dotata di un bicilindrico boxer da 1000 cc e pesava 180 kg a secco. Il serbatoio era stato maggiorato a 32 litri e la sella era singola. Per risparmiare in peso, il pilota belga aveva fatto togliere il motorino d'avviamento, in virtù di una più semplice accensione a pedale. In più, per affrontare percorsi così impegnativi, fu dotata del forcellone posteriore tradizionale, ritenuto più adatto rispetto al monobraccio della versione di serie. 
  • LIVE AID è l'evento dell'anno. Si svolge il 13 luglio a Wembley  ed in contemporanea al J.F.K. Stadium di Philadelphia e con 80.000 spettatori a Londra e 90.000 negli States, è il più grosso concerto rock di sempre. Organizzato da Bob Geldof e Midge Ure con l'intento di sensibilizzare i potenti della terra e raccogliere fondi per aiutare le vittime di una grave carestia che stava colpendo l'Etiopia, ebbe un'enorme impatto mediatico e superò ampiamente gli obbiettivi prefissati. Tra i moltissimi artisti alternatisi sui palchi, sono celebri le esibizioni di Sting, U2, Queen, Mick Jagger, David Bowie, Paul McCartney, Tina Turner, Duran Duran, ecc...  Nonostante il successo della manifestazione, le polemiche non mancarono, toccando la tematica dell'ipocrisia e della corruzione. Resta il fatto che, ancora oggi, non si sono mai più visti così tanti cantanti e star del rock riunite insieme per un unico concerto.
  • ESCE LA FIAT CROMA, un modello d'auto che sostituisce la poco riuscita ed obsoleta Fiat Argenta. Questa ammiraglia è un'auto che condivide le proprie caratteristiche costruttive con altri modelli celebri come la Lancia Thema, l'Alfa Romeo 164 e la Saab 9000. E' una due volumi e mezzo molto spaziosa e comoda, gli interni sono rifiniti e diventa una vettura di rappresentanza, oltre che un'auto acquistata da governi ed enti pubblici per il trasporto di autorità statali e personaggi politici. Fabbricata anche in versioni blindate, è tristemente passata alla cronaca per essere stata l'auto del giudice Falcone e della sua scorta nell'epilogo di Capaci. Ammiraglia del "Lingotto", è uscita di listino dopo undici anni e ad oggi non è ancora stata rimpiazzata con una di pari gamma. 
  • FREDDIE SPENCER, vince per la prima volta il mondiale classe 250 e per la seconda volta la classe 500, realizzando una storica doppietta. E' tutt'ora l'ultimo caso in cui un pilota si laurea campione del mondo in due classi durante la stessa stagione. Con la quarto di litro vince la prima gara in Sudafrica, ma non va subito in fuga. Dal quarto round però "cannibalizza" il campionato vincendo sei gare di fila. Sono tante, ma sarà primo in classifica con soli tre punti di vantaggio su Anton Mang. Nella classe regina invece colleziona sette vittorie, tre secondi posti ed un solo ritiro, stabilendosi saldamente primo davanti al connazionale Eddie Lawson. "L'enfant prodige", che a ventiquattro anni aveva già vinto tre mondiali con Honda, dopo due stagioni avare di risultati, si ritirò nel 1987, per via dei forti dolori causati dalla sindrome del tunnel carpale, oramai non più rimediabile chirurgicamente. E' tornato in pista occasionalmente sia nel motomondiale che in superbike, vincendo ancora una gara con la Ducati USA, prima di lasciare le corse definitivamente all'inizio degli anni novanta.
Alex Ricci

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