venerdì 28 ottobre 2016

Aria di rivoluzione (avanti le piccole #2)


Connor London (NZL). Nel 2016 ha corso l' EJC

Come quando si spalanca la finestra chiusa di una stanza, o quando si va in alta montagna e si respira l'aria più buona e pulita degli oltre mille metri, arriva una categoria che porta freschezza e novità al motociclismo. Se ne parlava da qualche mese e la notizia ufficiale è arrivata a fine estate. Si chiama World Supersport 300 Championship e mette in pista le "piccole", quelle moto che da listino dovrebbero offrire il primo approccio al motociclismo vero, ma che fino ad ora sono state un po' snobbate. Avevo già parlato precedentemente del tema piccole cilindrate e mi ero espresso a favore in quanto, tale segmento, può e deve essere una scuola per aspiranti motociclisti.


Quando avevo sedici anni aspiravo ad avere una moto 125 perché essa rappresentava per me il motociclismo vero. Avuta l'agognata moto (una Honda MTX-R), ho potuto vivere avventure ed esperienze uniche che solo una moto può offrire. Ho fatto tanta esperienza e ho imparato a gestire un mezzo dalle prestazioni importanti per quella giovane età. Ho allargato i miei confini e per mia fortuna/sfortuna, ho saggiato sia l'asfalto che lo sterrato, annoverando anche punti di sutura e una notte in ospedale. Ma due, tre, quattro anni con quella moto, sono stati la scuola più importante per me, grazie alla quale ho capito tanti aspetti del motociclismo e tante dinamiche di una motocicletta. Detto ciò, dopo aver già da tempo apprezzato che le case avessero in catalogo alcuni modelli di bassa cilindrata e quindi appetibili ad un utente di "primissimo pelo", dal 2017 il circus mondiale delle derivate di serie inaugura la nuova categoria nella quale i giovanissimi di belle speranze potranno confrontarsi in gare vere per un titolo mondiale. A questo campionato per ora si affacciano quattro partecipanti illustri come Kawasaki, Yamaha, KTM e naturalmente Honda.



Considerando che il campionato delle derivate di serie è un po' il termometro delle supersportive destinate alla clientela delle case costruttrici, avere questa categoria, potrebbe essere una buonissima strategia per mettere sulle nostre strade quelle moto che da un po' non si vedono più. Se l'esperienza di motociclista sedicenne con una MTX-R 125 è un riferimento per me, i più attempati sapranno certo confermare che solo un paio di decenni fa, c'erano ancora moltissime moto dalle medie e piccole cilindrate che circolavano per le strade. I proprietari le guidavano per passione, ma anche per muoversi nella vita quotidiana. Nelle città o nelle campagne, una qualunque moto 350 di cilindrata poteva essere l'ottima alternativa all'auto. Un mezzo economico, piccolo, agile che si parcheggia in un metro di spazio. Se riusciremo a divertirci seguendo il "mondialino delle piccole", probabilmente ricominceremo ad apprezzare queste moto che, a parte le badilate di cavalli, non hanno nulla in meno rispetto alle maxi-moto di cui tutti siamo stregati.

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