Essere motociclisti è diverso dal credere di esserlo, ovviamente. E questa differenza la si avverte nel non provare alcun disagio quando si tratta di fare qualcosa in moto o con la moto. Quando la moto è una condizione naturale dell'esistere, allora si è motociclisti veri. E non importa se essa ci trasporta fino al lavoro o se ci fa percorrere trecento chilometri di colline. Importa che sia una situazione normale per chi la vive. Se la moto non fosse ancora oggi quello che è, avrebbe fatto la fine di altre vecchie invenzioni, che raggiunto l'apice, si sono poi fatte da parte in favore di nuove soluzioni. In poche parole, la moto si sarebbe potuta estinguere in favore dell'auto. E per certi versi è stato così perché è più comune andare al lavoro in auto, specie d'inverno. Questo ha concesso alle due ruote di mantenere, anzi di aumentare, il profilo di mezzo di culto. Così la moto è un veicolo che fa moda, ma che fa vivere.
Conoscere le moto significa appartenere ad un mondo nel quale piccoli sogni si realizzano, permettendo a molti di essere più vicini a ciò che desiderano. In più le moto sanno accontentare tutti i gusti. dalla pista alla strada, dalle ruote tassellate a quelle per i lunghi viaggi, tutti possono trovare la propria dimensione nell'andare in moto. Certo, la moto non risolve i nostri problemi, non sistema i nostri "casini", ma ci può dare un aiuto concreto per vivere meglio la quotidianità, per trasformarla in qualcosa di speciale e imparare da una scuola di vita unica nel suo genere.
Le vignette di questo articolo sono di LUCA RUGGERI , al quale vanno i complimenti di Bray Hill.
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