lunedì 24 novembre 2014

Il viaggio in moto

Ted Simon e la Tiger 100,
caricata a dovere per il giro del mondo
Partire per un viaggio in moto, partire per la vacanza con la propria moto, significa sapersi organizzare e soprattutto sapersi attrezzare adeguatamente. Chi viaggia molto in moto, di solito, è orientato ad usare mezzi concepiti per il turismo a medio e lungo raggio. Ogni costruttore in larga scala, ha ormai in produzione almeno un paio di modelli adatti a questo tipo di pratica. Ma cosa serve veramente oltre alla moto? Occorre rendersi pronti ad ogni evenienza. Senza disturbare Robert M. Pirsig e il suo maniacale “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, ci possiamo creare anche solo mentalmente una lista di come portare con noi bagagli e tutto l’occorrente per passare qualche giorno in sella alla nostra moto, senza pensare ad altro.


Sicuramente chi viaggia dota la propria moto di borse laterali o bauletto che in alcuni modelli sono di serie. Queste valige laterali diventano fondamentali e si rendono funzionali al massimo se comodamente sganciabili. Assodato che ci siano, le valige diventano la base del nostro bagaglio e possiamo prendere in considerazione un bauletto posteriore. Le moto che nascono col bauletto sono poche e di solito sono i grossi tourer come Honda Goldwing o Harley Davidson serie Electra Glide. In questo caso il bauletto viene venduto "after market", a seguito di una piastra con telaio che si monta a sbalzo sul codone posteriore di quasi tutte le moto. Sarà capitato di vedere qualche improbabile CBR 600 con carene sportive e bauletto da viaggio installato dietro.



Oltre a questa soluzione esiste anche la borsa da serbatoio che può contenere tutto quello che ci serve avere tra le mani velocemente mentre si viaggia, senza dover scendere dalla moto per rovistare tra le creme solari della compagna di viaggio. Sulla borsa da serbatoio di solito si può mettere la cartina stradale aperta e leggibile attraverso un'apposita tasca trasparente. I più "fighetti" installano un navigatore satellitare.




Se si porta con sé una tenda da campeggio, una sacco a pelo o una comune borsa o sacca da viaggio, è necessario avere degli elastici con ganci o delle reti elastiche a maglia larga, per fissare il tutto ai maniglioni del passeggero o ad eventuali appigli nascosti sotto il telaietto posteriore della moto (specialmente nelle naked). Una volta chiarito come portare i bagagli, si deve tener conto di che oggetti ci possono essere utili in caso di emergenza. Sotto la sella, o in qualche vano nascosto della moto, di solito vi è un piccolo kit per la manutenzione d’emergenza composto da chiavi per tutti i tipi di viti presenti nel nostro mezzo e almeno un cacciavite convertibile a taglio e a croce. Non è sbagliato incrementare il nostro corredo con qualche lampadina di scorta, un paio di candele di ricambio, cavi per la batteria, una bomboletta per il gonfiaggio rapido del pneumatico, una busta d’emergenza per la benzina, un fazzoletto di stoffa per pulire o avvolgere dei pezzi, filo di ferro per legature d’emergenza, un rotolino di nastro isolante, qualche chiave brugola e se abbiamo spazio una chiave a T utilizzabile per lo smontaggio delle ruote. E’ solo un esempio di quello che si può aggiungere ai bagagli e tutto dipende molto dal tipo di moto.


Robert Edison Fulton Jr., inventario per "one man caravan"

Altra cosa da non sottovalutare mai è il meteo. L’abbigliamento da acqua può essere utile se non ci si ferma con la pioggia e in questo caso avere un paio di guanti di ricambio è una finezza non da poco. Anche un semplice kit di pronto soccorso, che si trova in commercio, può essere utile se  viaggiamo fuori dai paesi e i centri abitati. Altri gadget utili a discrezione personale possono essere una bussola, una torcia, una corda, un accendino, una borsa da 35/50 litri ripiegabile, un coltellino serramanico, una sporta del supermercato. Infine conviene avere un cellulare sempre carico per ogni evenienza che, augurandoci di non doverlo usare troppo, può tornare utile per un autoscatto in cima al passo da inviare agli amici. Tutto il trasportato deve comunque essere caricato in modo bilanciato, evitando che le masse influiscano negativamente sulla guida. E’ quindi sempre opportuno considerare di portare solo quello che serve, evitando zaini da portare in spalla che affaticano la muscolatura del collo e della schiena e generano fastidiose turbolenze. Più capacità di carico concede una moto e più s’allunga la durata del nostro viaggio.


Ai più riflessivi e ai più romantici consiglio di tenere con sé anche una penna e un piccolo quaderno ove annotare pensieri o dati sul viaggio, in modo da rielaborare la propria esperienza anche se è trascorso del tempo. L’esperienza, la familiarità col viaggiare sono doti che si creano e si consolidano nel tempo. Il sentirsi a proprio agio in luoghi mai visti, in mezzo a gente mai conosciuta, che forse parla un’altra lingua o semplicemente un dialetto che non capiamo. Il sistema del viaggio ci rende abili nel fare i conti con l’imprevisto e con le nostre scelte. Il viaggio non è solamente partire da un punto per arrivare ad un altro. Il senso del viaggio è partire per andare e non per arrivare. Ogni punto d’arrivo non è altro che la partenza per la tappa successiva, perché il viaggio vero è quello che sta in mezzo, è quello che si compie dentro di noi. Buon viaggio a tutti.


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