domenica 27 aprile 2014

Per fortuna c'è la special...

 
Una delle più interessanti produzioni di quest'ultimo periodo è, a mio avviso, la "Paton S1", primissima Paton stradale, che da un semplice sguardo si percepisce un forte legame con la storia corsaiola del marchio milanese. Una moto che può non piacere e diventare interessante solo a fronte di una passione per il motociclismo sportivo di qualche anno fa. Eppure secondo me ha un fascino unico per quell'aria da "special", da moto fatta in casa, secondo gusti e regole che aggradano i più ricercati, ma anche i più classici. E' una moto nuova che, seppur vantando meccaniche moderne, sembra provenire dal passato o da un contesto "vintage". Sembra disegnata da Jean Graton per il suo eroe Michel Vaillant.
 
 
 
In realtà esistono tantissime moto disponibili nelle concessionarie che richiamano al classico, al mito, al semplice e, al tempo stesso, ricercato. Honda è riuscita ad inserire tra le novità dello scorso anno la CB1100. Ispirandosi a com'era oltre trent'anni fa, può essere considerata una delle più belle in circolazione di sempre. Esistono altre case motociclistiche come Triumph e Harley Davidson, che hanno fatto del loro stile classico e personalizzabile, il vero marchio di fabbrica, vantandosi di vendere e immettere in circolo pezzi unici, studiati a seconda dei gusti del cliente.

 
Per chi volesse sborsare una certa cifra e avere un modello esclusivo, è molto apprezzabile anche lo sforzo fatto da Magni per rendere "special" una MV Agusta Brutale, vestendola come le vecchie moto del "Conte" con i colori e lo stile degli anni sessanta e settanta.
 
 
 
E' relativamente valido il concetto che una moto personalizzata o particolare possa essere più bella o apprezzabile, ma è una realtà consolidata nell'ambiente motociclistico il fatto che in tanti cercano di dare un tocco unico alle moto. Le cosiddette "special" sono il risultato di una ricerca, di un esercizio stilistico che non esclude alcuna categoria di motociclista. Dal meccanico professionista, al fai da te del week-end, in molti hanno cambiato delle moto standard e spesso poco accattivanti, in pezzi di stile e di unica bellezza. A qualcuno piace acquistare una Ducati perché pare abbia intrinseco quel fascino che la distingue dalle giapponesi. A qualcun'altro interessa invece trasformare una semplice Honda CB 500, in una moto dal sapore cafè racer.

 
 
Potrei fare un elenco di modelli che sono vere e proprie special uscite originali dalle aziende, ma preferisco limitarmi ad elencare alcuni dei maggiori produttori che vantano a listino prodotti simili come: Kawasaki, Ducati, Moto Morini, Moto Guzzi, Triumph, Honda, Yamaha, Norton, Royal Enfield, ce n'è per tutti i gusti.


Se sul mercato persistono certi prodotti, è perché la subcultura delle special e delle cafè racers, ha influenzato i designer e gli ingenieri inducendo le aziende a fare i conti con la propria storia e con certi stilemi. Si potrebbero riempire pagine di blog interi parlando delle moto in chiave "special", ma è più semplice andarle a scovare nei siti sull'argomento e cercare di capirne il senso e l'importanza. Mi piacerebbe concludere dicendo che ciò che è già bello come una moto, può comunque indurre un appassionato ad un'ulteriore passo verso la sperimentazione e la ricerca dei propri gusti. Il carattere di una "special" non si può vendere o comprare nel vero senso della parola, ma è importantissimo anche per chi fabbrica moto. La "special" per fortuna che c'é.

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