sabato 1 dicembre 2012

Le moto, gli aerei e un comune senso di libertà...


Un mio carissimo amico, esperto di aerei e volo, oltre che di motociclismo, un giorno mi disse che un aereo non è altro che una moto che gira per aria. Al momento non riuscii a capire bene il nesso tra le due macchine così diverse per me e per le quali nutro interessi opposti, tanto che per le moto sento un’irresistibile richiamo, mentre per i velivoli non ho la minima passione, se non la composta ammirazione per quello che riesce a fare una macchina di quel tipo. A questo punto mi son chiesto varie volte, quanto fosse veritiera quell’affermazione. Non che mi fidassi poco di “Luigi”, che di cose ne sa, ma che soprattutto non parla tanto per parlare. Semplicemente non mi ero mai soffermato su questa similitudine.


Cominciando così a fare dei confronti e delle analisi puramente formali, ho potuto constatare con piacere, che il motore di un aereo è veramente fatto come quello di una moto, anche se dedicato al volo e al trasporto via cielo. Un paragone più che attendibile, può essere il confronto tra un motore “stellare”, e i motori bicilindrici di moto molto comuni come Guzzi (da anni su tutta la gamma) e BMW. Infatti nella gamma di queste due case motociclistiche, esistono motori attualmente in produzione che non sono altro che degli stellari ai quali sono stati asportati un certo numero di cilindri, fino a raggiungere il bicilindrico a V o boxer che tutti gli appassionati conoscono bene.
In poco tempo, ho quindi potuto constatare che altri schemi motoristici, e non solo quelli sopra descritti, sono affini al motociclismo e l'aeronautica. Ad esempio anche un motore con quattro cilindri montato longitudinalmente lungo l’asse di una motocicletta rispecchia i grossi sei cilindri montati su aerei risalenti già ai primi anni della prima metà del secolo scorso. E’ evidente la somiglianza tra questo motore d’aereo e il quattro longitudinale della Indian 1340 cc Four del 1933.
Parlando di BMW e del suo storico boxer, come già raccontato nel post "Chi guida una BMW, guida un aereo", si può vedere che alcuni aerei hanno volato grazie a motori bicilindrici boxer identici a quelli che la casa bavarese ha da sempre sui suoi modelli a due ruote. Anche il motore a cilindri longitudinali rispetto l’asse del veicolo è tipico delle auto di Monaco. Inoltre moto come la K75 e la K100 hanno avuto, con non troppa fortuna, il motore a “sogliola” che prevedeva i tre o quattro cilindri sdraiati l’uno in fila all’altro.




Tanto per fare l’ultimo paragone, esiste una motocicletta che viaggia per strada con un reattore da elicottero al posto del normale motore a scoppio. Si chiama "MTT Y2K Turbine Superbike" e per ora è un mezzo che non si presta al motociclismo reale. Come dire, le moto van per aria e gli elicotteri sulle strade.


Concludendo posso dire che, se veramente un aereo non è altro che una moto che vola, allora non devo aver sognato troppo le volte che, guidandone una delle mie, ho come percepito la sensazione di volare. Forse ai motociclisti basta essere in sella al proprio mezzo, per sentirsi divini, senza percorre per forza strade impossibili a folli velocità. E’ reale l’idea che ci sia un senso di libertà che accomuna motociclisti e aviatori.


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