L'acquisizione di Ducati da parte del gruppo Audi non è per la casa tedesca la prima escursione in campo motociclistico. Infatti come ben raccontato su:
http://motori.corriere.it/motori/dueruote/12_giugno_25/moto-audi-anni-70_b542518c-bea6-11e1-8494-460da67b523f.shtml l'azienda dei quattro anelli aveva realizzato già negli anni settanta il primo modello di moto che avrebbe potuto inaugurare una gamma di motociclette da immettere in un mercato all'epoca in crescita. Alla base di questo progetto ci fu probabilmente l'intuizione dei dirigenti di Audi che pensarono al motociclismo come ulteriore sbocco in contrapposizione al colosso BMW che di moto ne ha sempre prodotte e con un discreto successo a livello tecnico e commerciale.
Tra gli anelli che costituiscono l'emblema Audi si celano i vecchi marchi DKW e NSU che del motociclismo sono stati protagonisti fino a quando sono stati rilevati dal gruppo di Ingolstadt. Di conseguenza, questo progetto trovava nel "dna" di casa propria le risorse per poter crescere e grazie all'esperienza del gruppo Volkswagen in campo motoristico, si sarebbe potuto conferire ai prodotti una notevole qualità di motore. Infatti questa moto fu fatta con il telaio della concorrenza bavarese e con l'utilizzo di un motore automobilistico che equipaggiva VW Polo e Audi 50.
Queste tre immagini sono prese da http://motori.corriere.it/
Come raccontato nell'articolo di motori.corriere.it purtroppo questo progetto rimase un prototipo che solo pochi riuscirono a testare. Della messa in produzione non se ne fece nulla e come riportato dai giornalisti in poche occasioni si riesce a vedere questa moto presso il museo Audi. Se i tedeschi avessero perseverato sul segmento moto probabilmente non sarebbero stati i primi al mondo, visto che a metà degli anni settanta nemmeno Audi era in cima alle classifiche di gradimento, però sicuramente si sarebbero forse creati un nutrito bacino di appassionati delle due ruote. Col senno del poi è semplice fare delle considerazioni, ma è altrettanto lecito dire che oggi è proprio una casa tedesca come BMW ad aver avuto un successo che si è consolidato negli anni. Viene naturale immaginare cosa sarebbe successo se anche ad Ingolstadt si fossero messi in testa di fare moto e di farle fatte come sanno fare bene le auto. Sono solo supposizioni, ma per stare tranquilli i teutonici si sono presi la Ducati, la strada più breve per risvegliare una vecchia passione!
Grazie a Lorenz di Lugo di Romagna che ha suggerito questo post.
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