Ho un nitido ricordo di Doriano Romboni nel motomondiale. La mattina di domenica 27 marzo 1994, con il mio amico Nicola, ero andato al bar prestissimo per vedere le gare, che venivano trasmesse in diretta sul canale a pagamento tele+2. Era l'anno in cui rimanevo incantato da Biaggi e dal suo modo di guidare. Il pilota romano insieme a Capirossi e Romboni appunto avrebbero dato spettacolo per tutta la stagione. Lo si poteva intuire già da quella gara. Si correva il gran premio d'Australia ad Eastern Creek. La gara fu un continuo sorpasso tra i tre alfieri italiani. Biaggi su Aprilia nera e bellissima, Loris Capirossi con la Honda del team Pileri e Doriano Romboni con una Honda gialla/bianca, i colori dello sponsor HB, e il numero cinque rosso sulla carena. Per tutto il tempo della corsa, le tre posizioni di testa, occupate dai nostri piloti italiani, sono state incerte e ognuno dei tre avrebbe potuto tagliare il traguardo per primo. Si arriva quindi alla volata finale e l'Aprilia di Biaggi, la più veloce ad uscire dall'ultimo curvone, riesce a dare una moto netta di distacco ai due inseguitori che, con due Honda 250 molto simili, praticamente uguali, sono appaiati e Capirossi è in leggero vantaggio. Ecco che sulla linea del traguardo, Loris ha come un attimo di esitazione, come se avesse il secondo posto sicuro. Mentre il romagnolo sembra allentare la presa, Romboni ancora chiuso in carena, lo beffa sulla linea di pochissimo agguantando un secondo posto più che meritato. M'è capitato così negli anni di ricordare Romboni come un pilota della mia adolescenza. Nelle chiacchere del bar o con gli amici appassionati come me, come un gran lottatore, protagonista di quel periodo e di molte altre gare della classe 250. Così come si era presentato a me, se ne è andato sabato 30 novembre di quest'anno. Era in sella ad una moto per beneficenza, insieme a tanti suoi amici e colleghi che l'han conosciuto, confermando che era un grande, un vero pilota e un appassionato. Uno di noi.
sabato 7 dicembre 2013
Ciao Doriano...
Ho un nitido ricordo di Doriano Romboni nel motomondiale. La mattina di domenica 27 marzo 1994, con il mio amico Nicola, ero andato al bar prestissimo per vedere le gare, che venivano trasmesse in diretta sul canale a pagamento tele+2. Era l'anno in cui rimanevo incantato da Biaggi e dal suo modo di guidare. Il pilota romano insieme a Capirossi e Romboni appunto avrebbero dato spettacolo per tutta la stagione. Lo si poteva intuire già da quella gara. Si correva il gran premio d'Australia ad Eastern Creek. La gara fu un continuo sorpasso tra i tre alfieri italiani. Biaggi su Aprilia nera e bellissima, Loris Capirossi con la Honda del team Pileri e Doriano Romboni con una Honda gialla/bianca, i colori dello sponsor HB, e il numero cinque rosso sulla carena. Per tutto il tempo della corsa, le tre posizioni di testa, occupate dai nostri piloti italiani, sono state incerte e ognuno dei tre avrebbe potuto tagliare il traguardo per primo. Si arriva quindi alla volata finale e l'Aprilia di Biaggi, la più veloce ad uscire dall'ultimo curvone, riesce a dare una moto netta di distacco ai due inseguitori che, con due Honda 250 molto simili, praticamente uguali, sono appaiati e Capirossi è in leggero vantaggio. Ecco che sulla linea del traguardo, Loris ha come un attimo di esitazione, come se avesse il secondo posto sicuro. Mentre il romagnolo sembra allentare la presa, Romboni ancora chiuso in carena, lo beffa sulla linea di pochissimo agguantando un secondo posto più che meritato. M'è capitato così negli anni di ricordare Romboni come un pilota della mia adolescenza. Nelle chiacchere del bar o con gli amici appassionati come me, come un gran lottatore, protagonista di quel periodo e di molte altre gare della classe 250. Così come si era presentato a me, se ne è andato sabato 30 novembre di quest'anno. Era in sella ad una moto per beneficenza, insieme a tanti suoi amici e colleghi che l'han conosciuto, confermando che era un grande, un vero pilota e un appassionato. Uno di noi.
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