venerdì 15 novembre 2013

La moto costa...ma tutti noi abbiamo un cervello!

 


Molto spesso sento dire che andare in moto "costa". Sicuramente non ti regala niente nessuno, ma questo è un concetto estendibile ormai a ogni ambito. Volendo fare un breve punto della situazione, senza troppa retorica si può dire che, abbigliamento, sarate fuori, prodotti elettronici, vacanze, suppellettili varie per la casa, pay tv, vizi di ogni genere come il fumo, ecc... rientrano nella categoria di quello che costa. Dividendo mentalmente ciò che è necessario e intoccabile, dando una personale scala di valori, restano fuori gli hobby e le passioni. E' pensando alla moto in quest'ottica che si tende a definirla una cosa superflua, della quale ci si può interessare solo se si ha la disponibiltà necessaria. Anche questo è ragionevole, ma vero solo in parte. Ho imparato a diffidare da chi improvvisamente si mette in testa di andare in moto e si fa coinvolgere da una smania che sembra la conseguenza di un vuoto incolmabile. Spesso si tratta di una "voglia" di un'estate, che può svanire in poco tempo, un paio d'anni per non dire mesi. Ancora più frequentemente l'oggetto del desiderio consiste nell'ultimo modello, o in una supersportiva di grossa cilindrata, o peggio ancora nel classico intramontabile da customizzare nel miglior modo possibile. Diventa a questo punto difficile pensare che andare in moto possa essere più economico di altre attività, ma è anche importante usare il cervello.


La prima vera analisi va fatta sul grado d'importanza che si concede all'andare in moto. Molti motociclisti non sono improvvisati, ma coltivano questo aspetto della loro vita fin da giovanissimi, e la cosa è un vantaggio. Considerato quindi che siamo davanti a chi sceglie di andare in moto per farne uno stile di vita, allora ci possiamo addentrare nelle varie opzioni che rendono qualcosa di apparentemente difficile, molto più facile del previsto. Sul blog motopuntolinea, di cui il link
http://motopuntolinea.blogspot.it/2013/05/comprate-buono-comprate-mono.html , si può leggere come un motociclista esperto riesca a cogliere l'essenza dell'andare in moto senza dover spendere una cifra assurda nei costi di gestione, pur girando su una moto nuova, monocilindrica, capace di offrire tutto ciò che una moto deve dare.


Esiste inoltre l'opzione più intelligente, ovvero quella di cercare e acquistare un mezzo usato, in buone condizioni, in modo da abbattere l'uscita iniziale di denaro, poiché l'importante è mettersi in moto. Le moto deprezzano molto, soprattutto dopo che sul listino della casa sono state rimpiazzate con un nuovo modello. Sulla rivista Riders, c'é una rubrica che si chiama "ufficio di consulenza" e ogni mese propone ipotetici modelli, non più nelle vetrine delle concessionarie, che possono essere dei veri pezzi di culto, spesso dalle oneste prestazioni e dai costi ridotti. Se si decide per un modello storico si riesce comunque a ridurre ad un ventesimo la spesa per tassa statale e assicurazione, pur cavalcando una moto che non lascia passare inosservati.


E' importante anche la ricerca della moto.
Su http://www.autoscout24.it/ nella sezione moto, oltre a tutti i più conosciuti, si possono scovere modelli che non hanno avuto particolare successo commerciale, ma godono delle meccaniche giuste per svolgere il loro compito senza deludere le aspettative. E' possibile portarsi a casa una Ducati Monster 600 con una spesa che non supera i mille euro. Inoltre si deve sempre consultare un meccanico di fiducia che possa interagire con noi attraverso le proprie esperienze, importanti per capire quale moto si rompe meno o non richiede tagliandi e manutenzioni catastrofiche per il nostro portafoglio. Credo che andare in moto sia una condizione mentale che varia in base alla personalità stessa del motociclista. L'idea che avere una moto possa essere economicamente pari ad altre attività qualsiasi, per non dire al di sotto di queste come costi, non è sin qui sbagliata. Ritengo anzi che con un po' di cervello e molta passione si possa essere motociclisti veri, senza schemi e senza rinunciare a godersi la vita.

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