mercoledì 26 settembre 2012

Phil Read...incontro col mito!


 
E' soprattutto da ragazzini che si sognano le vite straordinarie di eroi che nel nostro immaginario ci sembrano esempi da imitare. Si può fantasticare di essere dei giocatori di "pallone" e di diventare forti come Pelè o Maradona...(per il sottoscritto sarebbe Van Basten). Si può desiderare la fortuna di campioni delle moto come Biaggi o Capirossi per non dire Valentino Rossi. Si può fantasticare sulla scia del cinema e fissare con lo sguardo perso il passaggio supersonico di un caccia e immaginarsi Tom Cruise in "Top Gun". Si vivono un sacco di miti in uno spazio molto breve che sono gli anni della spensierata inconsapevolezza dove da nostre decisioni, ma non solo nostre, dipenderà quello che faremo, ma soprattutto quello che saremo. Fatto stà che quando mi sono appassionato alle moto e alle corse ho apprezzato i miti moderni, quelli che vedevo ogni domenica in tv e il lunedì sui giornali. Poi la passione per la storia ha chiesto la sua quota di partecipazione e sono iniziate le domande occasionali ai più grandi di età su personaggi e gare e fatti storici. Poi i più vecchi, quelli che le corse in tv non le vedevano perchè non erano trasmesse, salvo qualche eccezione per gare in Italia tipo Monza, che si poteva permettere ben tre postazioni di ripresa "fisse" nei punti più caratteristici del circuito. Ecco che i nomi di Agostini, Hailwood, Read, Saarinen, Pasolini e altri sono diventati familiari ricordi altrui, di cui fare tesoro o semplicemente bagaglio storico.
 

 
Finalmente si parte per le vacanze, dopo un'estate passata al lavoro, a metà settembre sono pronto per andare alle Canarie. Sì perchè settembre è uno dei mesi migliori per qualunque vacanza, in moto e non. Così in areoporto con il bagaglio tra le gambe una birra in mano e la mia rivista di moto preferita aspetto d'imbarcarmi. Un signore tipicamente inglese si siede di fronte a me e subito mi sembra di conoscerlo. Premesso che non conosco inglesi a raffica, noto che ha un cappellino con dei colori conosciuti. Sono i colori del casco di un pilota famoso. Sarà lui....o sarà un fan accanito che non si schioda dal suo idolo? Come direbbe un noto comico: "E' lui o non è lui...." Vado. Comunque indossa un giubbino da moto con logo Yamaha sulla schiena, non può essere che....Phil Read. Per me non è un mito, è una laggenda vivente. Come il compianto Hailwood e il nostro Ago è un rappresentare di un mondo di corse che non esiste e non esisterà più. Così chiedo: "Sei Phil Read?" "Sì!" Mi risponde. In quel momento un blocco "spazio-emozionale" mi ha assalito attraversandomi come una scarica di raggi gamma. E' stato incredibile. A questo punto ho chiesto a colui che meglio di ogni altro al mondo poteva rispondere, cosa ne pensasse delle "road races". Ha risposto: "Exciting", "Very dangerous, but exciting!" Emozionante. Questo era quello che speravo di sentirmi risuonare nelle orecchie. Mi chiede se sono un pilota, e io rispondo che sono un fan. Mi chiede se comunque sono un motociclista e se ho delle moto. "Yes!" "I have Suzuki, Guzzi, Honda...five bikes!" "Not MV?" Mi domanda. "No!" Rispondo, "It's more expensive" E mi sento rispondere "It's not expensive! It's fantastic!" "Si!" Rispondo, "But for me it's expensive!" Ora, cari lettori, se questo blog si chiama Bray Hill, cos'altro potevo rammentare al nostro Read....? La leggenda vuole che solo Mike Hailwood e Phil Read fossero in grado di affrontare la discesa di Bray Hill al massimo e che anche "Sua Maestà" Giacomo Agostini alleggerisse il comando del gas. Così è stato e mi ha risposto che prendeva Bray Hill "open gas". Chiedo: "And Ago?" "Maybe!" Risponde. Chiedo di fare una foto e mi dice di sì, ma veloce perchè il suo aereo parte. Mentre siamo in posa dice: "Say sex, not cheese! Sex is better than cheese!" "Sesso è meglio che......" Vabbè! Insomma l'incontro con questo leggendario motociclista mi ha fatto pensare a quanto fosse casualmente perfetto per me. Grazie Phil! Non tanto per questa veloce chiaccherata, ma piuttosto per quello che di grande hai fatto da motociclista. Una leggenda. Questo è Phil Read.
 
"Say sex! Not cheese...!"
 


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